La mia “filosofia” costruttiva di realizzare delle case interrate ha radici nell’antichità.
Le prime “case” ad essere abitate dall’uomo furono anfratti, caverne o un qualsiasi altro riparo che la natura forniva loro.
Inizialmente venivano utilizzate prevalentemente per esigenze di difesa dagli animali, poi col progredire della civiltà influirono svariati altri fattori quali la necessità di mantenere un fuoco acceso, ripararsi dalle intemperie, allevare la prole, stoccare riserve alimentari, ecc.
Oggi, pur mantenendo invariate queste basilari caratteristiche che una casa deve avere, necessita di caratteristiche aggiunte: confort, salubrità, risparmio energetico, una buona dose di estetica ed un basso impatto ambientale.
La cementificazione selvaggia perpetrata negli ultimi decenni ha deturpato il territorio, ovunque si giri lo sguardo si vedono brutte strutture, sovradimensionate, incompiute e fuori luogo.
Dopo questa mia premessa, che non vuole essere ne una lezione di storia ne di architettura, vado a descrivere le caratteristiche di una casa tipo che ho progettato.
La casa interrata si inserisce perfettamente nella natura collinare e montuosa dell’Italia.
Per realizzare la casa andremo ad utilizzare un terreno in pendenza, questo per due principali motivi: sfruttare spazi inutilizzati senza andare a sottrarre terreni all’agricoltura ed evitare di effettuare grandi scavi.
Oltre a queste considerazioni, solitamente un terreno in pendenza permette di avere davanti a se ampi spazi visivi e panoramici.
Effettuato lo scavo a mezzacosta, dove i materiali di risulta a km. 0 verranno riutilizzati in loco per ampliare lo spazio piano davanti alla costruzione, si procederà alla realizzazione della struttura “protettiva” della casa.
Questa struttura realizzata in cemento armato, avrà la funzione di sorreggere una soletta che, ad opera finita, verrà ricoperta di terreno vegetale, inerbita e nuovamente piantumata per ripristinare lo stato naturale del territorio.
Solo successivamente, all’interno di questa “scatola”, verrà realizzata la casa vera e propria.
All’interno della struttura, ho pensato di andare a realizzare una casa prefabbricata in legno, questo per le sue caratteristiche peculiari di salubrità, velocità di realizzazione, risparmio energetico e non ultimo risparmio di danaro in termini di acquisto.
Nel mio progetto queste case dovranno essere quasi totalmente autosufficienti, sia per il consumo idrico sanitario (raccolta e conservazione delle acque meteoriche), che quello energetico (produzione di energia elettrica con impianti fotovoltaici o eolici).
Inoltre le acque di scarico dei vari servizi domestici verranno trattate con fitodepurazione e reimmesse nel terreno.
Nelle ore diurne, le case verranno illuminate internamente dalla luce del sole mediante camini solari.
Per il resto della giornata, come per le case tradizionali, l’illuminazione verrà garantita dall’energia elettrica prodotta autonomamente.
Queste case saranno naturalmente, proprio per le loro caratteristiche costruttive, fresche d’estate e calde d’inverno.
Avranno un bassissimo impatto ambientale in quanto le parti visibili risulteranno essere soltanto le porte, le finestre, le vetrate che daranno luce ai vari ambienti e tutte le aperture che serviranno ad un naturale ricambio dell’aria.